Giuseppe Gambino, nel viaggio che da sud a nord caratterizza la sua vita pittorica, interiorizza diverse peculiarità di fare arte che costituiscono il suo stile. Nasce in Sicilia, a Vizzini, nel 1928 e al seguito del padre, funzionario delle Belle Arti, vive a lungo tra il Veneto e l'Emilia. Verso il 1944, come pittore, comincia a dedicarsi all’arte, mentre si nasconde con la famiglia sull'Appennino modenese, divenuto teatro di sanguinosi scontri tra tedeschi e partigiani. Costretto a raccogliere e a comporre i corpi dei caduti, la sua vita ne venne da quel momento in poi duramente segnata. Nel 1953 approda a Bologna e si occupa di grafica pubblicitaria accanto a Nino Caffè. Nel 1954 si dedica solo alla pittura, spostandosi a Venezia. Frequenta gli artisti di punta e gli esponenti del mondo dell'arte. Durante la prima esposizione personale di Gambino alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, incontra Pietro Zampetti che lo consacra "pittore veneto". Da allora si susseguono le esposizioni e i premi: in Italia, negli Stati Uniti e in Europa. La città di Cordova in Spagna, diventa il posto ideale per trascorre ogni anno l'inverno. Dal 1963 abita a Preganziol, in un'antica costruzione colonica. Non esita ad accumulare nuove esperienze, diventando anche scenografo e costumista teatrale nella commedia “I Quattro Rusteghi”, musicata da Ermanno Wolf Ferrari a Treviso nel 1976.
Muore a Preganziol nel 1997.
Ennio Pouchard ha scritto: “Gambino trovò in Venezia la sua patria di elezione, vi giunse senza mezzi ma disse subito che quello era il luogo dove avrebbe voluto vivere e lavorare e così fu. Di Venezia dipinse prospettive, case, palazzi e chiese utilizzando colori e tratti forti che facevano vibrare l’opera. Iniziò da una riproduzione fedele di quelli che egli chiamava ‘paesaggi’ e proseguì con la rielaborazione della forma che creava dentro al quadro una musicalità armonica. A un certo punto si assiste a un’esplosione di forme e colori, arrivando quasi alla sensazione di non finito, si spinge fino alla ricerca di forme e colori più contenuti”.
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