Cosimo Privato (Venezia 1899 - Ivi 1971) intraprese gli studi presso l'Accademia di Belle Arti. Qui seguì il corso di pittura tenuto da Ettore Tito. Nel 1920 iniziò la sua attività espositiva partecipando come pittore alla mostra collettiva dell' Opera Bevilacqua La Masa. La sua partecipazione avverrà fino al 1940. Tra gli anni 1922 fino al 1927 ottenne dalla Fondazione Bevilacqua La Masa uno studio per poter dipingere.
Partecipò alle edizioni de La Biennale di Venezia tra gli anni 1926 e 1938.
Ha esposto alla rassegna di Pittsburgh nel 1932, oltre che alle mostre organizzate dalla Biennale di Venezia, Praga, Vienna, Varsavia, Atene e Sofia. Ha partecipato alla esposizione internazionale dell’acquarello a Milano 1925, alla seconda e terza Biennale Romana (1923-1925), alla prima esposizione internazionale Fiumana (1925), alla Permanente di Milano (1924-1926), alla seconda mostra internazionale delle arti decorative di Monza, alle esposizioni regionali di Padova e Vicenza ed alla mostra d’Arte Sacra di Padova.
La caratteristica della pittura di Cosimo Privato è quella di rappresentare episodi della vita quotidiana. Scene di vita ordinaria, scorci caratteristici, panoramiche connessi al tessuto cittadino veneziano. La sua pittura è fresca, vivace e viva, mentre la pennellata è agile, di tocco, con colori e cromie tendenti al chiaro, al fine di rendere presenti costanti riflessi di luce.
Come scrive Paolo Rizzi: “ ... Privato era uno di quei pittori alla Milesi ed alla Favretto, cioè pittori dalla testa ai piedi e null’altro. La base culturale era ben povera, come d’altronde era povero il plafond di tutta la cultura artistica del tempo ... Incapace di sollevarsi dalle strettoie di una condizione che lo opprimeva, finì per snervarsi, per adagiarsi in un comodo manierismo ... Nella prefazione del cataloghetto della sua ultima mostra, nel 1945, si leggono alcune considerazioni amare: difendeva l’onesto mestiere per difendere se stesso e non voleva sentir parlare di novità ...“
Nel 2010 la mostra “Settepittori Settemondi. La Bohème di Palazzo Carminati” presso la Torre Massimiliana di Sant’Erasmo, Venezia, promossa dall'Associazione Culturale Paolo Rizzi in collaborazione con l’Istituzione Parco della Laguna - Comune di Venezia. Cento opere provenienti da un unico collezionista che scelse Aldo Bergamini, Neno Mori, Marco Novati, Cosimo Privato, Luigi Scarpa Croce, Fioravante Seibezzi e Mario Varagnolo.
|