A soli ventiquattro anni il pittore Pierre Bonnard ha già scelto: non appartengo a nessuna scuola. Cerco unicamente di fare qualcosa di personale.
Bonnard si stabilisce dal 1925 a Le Cannet avendo già sperimentato le luci della costa e dell’entroterra mediterranei. Lui che registra il trascorrere del tempo attraverso la minima e quasi inpercettibile variazione del tempo stesso. Soprattutto nei suoi ultimi vent’anni i paesaggi attorno alla casa, Le Bosquet, occupano al pari degli interni di quella medesima casa e dei nudi un posto di rilievo nel suo lavoro. Bonnard appare pra più attento alla trasformazione della natura, agli eventi minimi che la luce, il sole, il calore di una giornata mai uguale a se stessa. Pierre Bonnard rinnova senza sosta le cose attraverso il suo occhio miracoloso e lui stesso ha ricordato che bisogna “saper vedere”.
Pierre Bonnard è nativo nei pressi di Parigi e precisamente a Fontenay-aux-Roses alla data del 03/10/1867. Suo padre, Eugène Bonnard è capo gabinetto al Ministero della guerra mentre sua madre è Elizabeth Mertzdorff, alsaziana.
L'adolescenza e l'infanzia sono divise tra Fontenay e la grande casa paterna del Grand-Lemps, nel Delfinato.
Nel 1887, dopo aver compiuto con molto profitto gli studi liceali, s'iscrive alla facoltà di legge a Parigi. Contemporaneamente comincia a dipingere. Lavora all'Ecole des Beaux-Arts e all'Académie Jullian, dove fa amicizia con Vuillard, Roussel, Maurice Denis, Sérusier, Ranson e Vallotton. Si forma così il gruppo dei "Nabis" (nome ebraico che significa "Profeti"), riunito intorno a Sérusier, reduce da Pont-Aven, dove ha ricevuto gli insegnamenti di Gauguin.
In questo periodo, dopo un breve tirocinio presso uno studio legale, Bonnard decide di abbandonare definitivamente gli studi di legge. Nel Bonnard 1880 torna a Parigi, dopo una breve parentesi militare, per aprire un atelier con Vuillard e Denis. Toulouse-Lautrec si interessa alle sue pitture e litografie. Nel frattempo Andrée, la sorella diciassettenne, sposa il musicista Claude Terrasse.
Nel 1891 disegna per una ditta produttrice di vini "France-Champagne" la sua prima affiche, ed esegue alcune litogralie per "La Revue Blanche", fondata dai fratelli Natanson. Bonnard ne diventa uno dei piùassidui collaboratori. Disegna anche progetti di mobili e decorazioni per paraventi.
Espone nel 1892 al Salon des Indépendants quattro pannelli decorativi, "Femtnes au jardin". L'anno seguente espone ancora agli Indépendants con Vuillard; i critici Roger Marx e Gustave Geffroy notano le sue opere.
L'anno 1894 è fondamentale per l'agire artistico di Pierre Bonnard: Thadée Natanson gli affida l'affiche de "La Revue Blanche" e gli acquista alcuni dipinti. Bonnard frequenta il gruppo di letterati della rivista, fra i quali Octave Mirbeau, Henri de Régnier, Jules Renard, Tristan Bernard, Felix Fénéon. Ma soprattutto è l'anno dell'incontro con Marthe, che da allora divide la sua vita e diventa la sua unica ispiratrice, sempre ritratta con immutato entusiasmo.
La prima mostra personale di Bonnard è da Durand-Ruel nel 1896. Lavora anche per il "Théatre des pantins", fondato da Franck Nohain, Claude Terrasse e Alfred Jarry. Espone con il gruppo "La libre Esthétique" con Vuillard e Lautrec a Bruxelles. Disegna con Sérusier le scenografie per "Ubu roi" di Jarry, andato in scena il 10 dicembre.
Nel 1897 illustra "Marie" di Nansen; i suoi disegni sono favorevolmente commentati dal vecchio Renoir. La sua fama si sta intanto diffondendo per l'Europa. Espone in Svezia e in Norvegia. E' il 1900 quando Vollard pubblica "Parallèlement" di Verlaine illustrato da Bonnard; l'avvenimento è una tappa importante nella evoluzione e del gusto grafico e della tecnica litografica.
In questi primi anni del secolo, Bonnard illustra numerose opere del tempo, come "Daphnis et Chloé" edito da Vollard, "le Histoires naturelles" di Renard di Mirbeau.
Dal 1910 Bonnard nel sud della Francia inizia a dipingere paesaggi luminosi. Altri soggetti sono nudi, interni, nature morte, autoritratti e lavori litografici.
Dopo la fine della II guerra mondiale compie un breve viaggio a Parigi per esporre guazzi, pastelli, acquerelli e disegni. Qui dipinge il soggetto di San Francesco di Sales per la chiesa di Assy. Bernheim-Jeune nel 1946 organizza una retrospettiva di trentaquattro capolavori di Bonnard.
Bonnard muore a Le Cannet il 23/01/1947 lasciando incompiuto l'ultimo suo quadro: l'Amandier en fleurs.
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Pierre Bonnard La Sieste, oil on canvas cm 109x132, National Gallery of Victoria, Melbourne, NGV Collection |
Pierre Bonnard Toilette ou Femme Penchèe - Woman Bending Over, oil on canvas 1907, Niigata City Art Museum
72x85 cm, Niigata City Art Museum |
Pierre Bonnard La toletta olio su tela 119x79 cm, 1908 circa, Parigi, museo d'Orsay © RMN-Grand Palais (Musée d'Orsay) - DR |
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