Mario Carraro (Mestre 1896 - Venezia 1978) ha iniziato con gli studi presso l’Accademia Albertina di Torino e l’Istituto Superiore d’Arte di Venezia. Come pittore principali collettive di partecipazione: Bevilacqua La Masa, Milano, Padova, Burano, Roma, Londra, Chelsea, Bruges, Gand. Tra i premi si ricorda: Napoli, Burano, Strà, Conte Volpi.
Nel 1972 Paolo Rizzi scrisse: “se un’indicazione storica può essere lecitamente data, è quella di un amore mai scemato per la grande tradizione veneta: in una linea dell’ottocentismo veneto, ma molto vagamente. Tiziano e Guardi, appunto: cioè la pittura – pittura del Cinquecento, che si fa succo, sapore, colore di una realtà rivissuta entro le pieghe grasse di una materia sempre ricca, meravigliosamente vitale nelle sue mille germinazioni cromatiche. Entro questi due poli, che assumono un significato categoriale, si è mosso Carraro. Il tutto entro l’onestà di un “mestiere” che non poteva permettergli sotterfugi e scappatoie …”
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