Remo Brindisi (Roma 1918 - Lido di Spina 1996). Nel 1935 frequenta a Roma i corsi del Centro Sperimentale di Scenografia e quello di nudo dell'Accademia di via Ripetta. Come pittore, nello stesso anno ottiene una borsa di studio che gli consente di stabilirsi a Urbino e di frequentare il corso quinquennale dell'Istituto Superiore d'Arte per l'illustrazione del libro. Conclusi brillantemente gli studi si trasferisce a Firenze dove apre il suo Primo studio e nel 1940 realizza la sua prima mostra con la presentazione al catalogo di Eugenio Montale.
Alla fine della guerra, durante la quale è militare in varie città e fronti operativi, si trova a Venezia dove conosce il gallerista Carlo Cardazzo, lo scopritore dei maggiori talenti della pittura italiana del dopoguerra, che gli propone un contratto in esclusiva per cinque anni, dopo una mostra personale nella sua galleria veneziana del Cavallino.
In questo periodo veneziano Brindisi vive insieme a Marcello Mastroianni e incontra personaggi come Virgilio Guidi, Milena Milani, Diego Valeri, Marcello Mascherini, Filippo De Pisis, con i quali stabilisce rapporti di amicizia.
Nel 1974 Cardazzo inaugura la sua galleria milanese dove Brindisi esporrà per molti anni, avendo scelto il capoluogo lombardo come sua residenza definitiva.
È seguito con molto interesse dai critici più qualificati quali Dorfles, Valsecchi, Carrà, Ambrosini, Cruciani, Vergani, Borghesi, Samorè, Marussi, Kaisserlian e De Micheli.
Nella dura polemica che si scatena alla fine degli anni quaranta nell'ambiente artistico diviso tra "realisti" e "astrattisti" Brindisi prende una posizione precisa aderendo al Gruppo Linea del quale fanno parte intellettuali che hanno in comune la volontà di approfondire al di là di ogni schematismo ideologico la propria autonoma ricerca.
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