Ferruccio Gard, come spesso afferma, è un pittore imprestato al giornalismo e non un giornalista imprestato alla pittura. Nato a Vestignè (Torino) il 18/12/1941, è uno dei più noti esponenti del nuovo astrattismo.
Ha tenuto 130 mostre personali e oltre 200 collettive in Musei e Gallerie di Cina, Giappone, Stati Uniti, Australia, Tasmania, Brasile, Panama, Singapore, Francia, Belgio, Germania, Austria, Danimarca, Svezia, Svizzera, Grecia, Romania e Italia.
E’ stato invitato a sei edizioni de La Biennale Internazionale d'Arte di Venezia (1982-1986-1995-2007-2009-2011) e all’ XI Quadriennale Nazionale di Roma (1986). Fra gli altri riconoscimenti, l’invito alla più importante mostra sinora realizzata sull’astrattismo italiano: “Astratta: Secessioni Astratte in Italia dal dopoguerra al 1990”, a cura di Giorgio Cortenova e Filiberto Menna (Verona, Galleria Comunale d’Arte Moderna, Palazzo Forti; Milano, Palazzo della Permanente; Damstadt, Kunsthalle). Nel 1984 la città di Venezia gli ha dedicato una mostra antologica nel Museo Wagneriano di Ca’ Vendramin Calergi.
Fra le ultime personali, una provocatoria rivisitazione di alcuni templi del Rinascimento Italiano, con mostre nella Casa del Mantegna, a Mantova; in Basilica Palladiana, a Vicenza; nella Casa del Giorgione, a Castelfranco Veneto e nella Loggetta Lombardesca, a Ravenna. Nel 1997 ha tenuto una personale a “Thessaloniki, capitale culturale d’Europa 1997”. Sempre nel 1997, in una mostra organizzata dall’assessorato comunale alla cultura di Venezia, nel palazzo delle Prigioni, a San Marco, e presentata dal sindaco Massimo Cacciari, ha esposto inediti quadri-scultura in vetro, realizzati in collaborazione artistica con Archimede Seguso, considerato il più grande maestro vetraio di Murano. Dal 2001 realizza sculture, sempre in vetro di Murano, con la Berengo Fine Arts.
Dal 1973 vive e lavora a Venezia, con studio nell’isola del Lido, in via Lepanto 1/G. Attivo da trent’anni, dopo gli iniziali periodi surrealistici e metafisici, già caratterizzati da figure geometriche, nel 1978 è approdato, seguendo una coerente evoluzione, all’arte programmata e cinetica, al neo-costruttivismo e all’arte gestaltica, la Gestalpsychologie (l’ultima avanguardia del ‘900), così chiamata perché connessa con la psicologia della percezione e la teoria della forma. In questo ambito ha proseguito le sue ricerche sui rapporti luce-spazio-forma, sul cromatismo e sulla percezione visiva. Ricerche che lo hanno portato, nel 1987, all’astrattismo della nuova geometria e, negli anni novanta, a una pittura astratto-informale. La sua più recente operazione estetica è considerata, da buona parte della critica, tra le più stimolanti dell’attuale panorama italiano, per la personale ricerca cromatica e per l’originale fusione di due esperienze fondamentali dell’arte contemporanea: l’astrattismo e l’informale.
Sull’arte di Gard hanno scritto presentazioni e saggi critici notissimi poeti, scrittori, critici e artisti, da Pierre Restany e Achille Bonito Oliva a Jorge Amado e Andrea Zanzotto, da Giulio Carlo Argan, Giuseppe Marchiori e Marziano Bernardi, a Renato Barilli, Luciano Caramel, Claudio Cerritelli, Alberto Veca, Giovanni Maria Accame, Piero Dorazio, Giorgio Cortenova, Floriano De Santi, Filiberto Menna, Virgilio Guidi, Angelo Dragone, Milena Milani, Tommaso Trini, Toni Toniato, Marisa Vescovo, Riccardo Barletta, Roberto Sanesi, Guido Perocco, Paolo Rizzi, Ermanno Krumm, Enzo Di Martino, Gianfranco Bettettini, Giorgio Segato, Virginia Baradel e Diana De Feo. L'arte di Gard è stata oggetto di tesi di laurea all’università veneziana di Ca’ Foscari.
Ferruccio Gard è presente al Padiglione Italia, Arsenale, de la 54 Biennale di Venezia 2011, curato da Vittorio Sgarbi e segnalato da Paolo Ruffili. Originariamente era stato invitato al Padiglione Veneto, presso Villa Contarini di Piazzola sul Brenta (Pd), ma è stato spostato soprattutto per lo "scandalo" che avvenne al Padiglione Italia di Luca Beatrice, Biennale 2009, dove fu inserito un'artista con una tecnica pittorica molto simile a Gard.
In ottobre 2011, per i settant'anni, due importanti mostre sono inaugurate. Dal 06/10 al 28/11 al Museo Municipal De Bellas Artes Genaro Perez, Cordoba, Argentina. Dal 03/10 al 31/12 nell'ambito di Europe Art Now alla Galerie Rosemarie Bassi di Remagen (Bonn), Germania.
Nel 2012, le mostre presso la Galleria Giorgio Ghelfi di Verona dal 9 al 20 marzo e al Museo Municipal de Bellas Artes di Salta (Argentina) dal 1/03 al 29/04.
Ferruccio Gard è presente a Roma presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea nella mostra “Arte Programmata e Cinetica. da Munari a Biasi a Colombo e...” dal 23/03 al 27/05/2012. La mostra della Galleria nazionale si occupa della storia dei gruppi e delle personalità più significative operanti sia in Italia che fuori tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta, quando le esperienze collettive si concludono e i vari gruppi si sciolgono. Ma essa mostra anche gli sviluppi che negli anni settanta i nuovi interpreti, di questa espressione artistica, continuano in modo autonomo a condurre.
Nel 2012 il maestro del colore Ferruccio Gard festeggia
i suoi 41 anni di ricerche sul cromatismo e la percezione
visiva con una mostra personale a Milano presso la galleria Gli eroici furori Arte contemporanea, "Emotions in colour", dal 19/09 al 6/10.
|